Il Fringe di Edimburgo è il festival delle arti (tutte) più grande al mondo. Gli spettacoli sono un numero esagerato e solo per quelli di stand-up comedy sarebbe da prendere ferie per un mese e stabilirsi su per riuscire a vederli tutti.
Non avendo la possibilità di fare ciò, mi sono limitata ad alcuni consigliati, tra cui lo spettacolo di questo signore:
Mr. Tony Law è uno stand up comedian di origini canadesi ma praticamente britannico dall’età di 18 anni.
E’ un monumento d’uomo. Gigantesco. barba, baffoni e capelli arruffati che non lascia in pace un attimo. Un vichingo di 2 metri che potrebbe sembrare tutto tranne che un comedian.
E come se non bastasse è uno di quei comedian che se ne frega altamente delle “regole”. E’ capace di tenere il palco per un’ora di spettacolo piegando letteralmente il pubblico in due dalle risate… parlando di tutto e di niente.
Niente invettiva contro la politica, niente morale, niente filosofia.
Tanto per cominciare si è presentato avvolto da un mantello nero e un cappello luminoso con orecchie da coniglio. Una tromba in una mano e una maschera da cavallo nell’altra.
E vi posso assicurare che un uomo della sua stazza, che si presenta in questo modo, per me ha già vinto tutto.
I suoi spettacoli a quanto pare sono diversi ogni sera. Non ha una scaletta o una linea logica di concetti da seguire. Non aveva neanche i suoi poster in giro per Edimburgo! (perchè pare che anche quest’anno si sia dimenticato di farli. Proprio come pare si sia dimenticato di scrivere il monologo)
Durante lo spettacolo ha fatto ironia sulla maggior parte delle cose che gli capitavano a tiro: lo sgabello, la birra sullo sgabello, le tende, il muro dietro le tende, il soffitto, l’aria condizionata. Così per una buona parte di show. Ha raccontato il suo “amichevole” rapporto con l’alcol prima durante e dopo gli spettacoli, del suo recente crollo di nervi, di una volta che è rimasto a piedi con l’auto… e ha anche raccontato un episodio della sua vita mai accaduto in compagnia di uno spettatore che non aveva mai visto prima. Dopodichè ha indossato la maschera da cavallo e ha fatto mezz’ora col microfono infilato nella bocca. Del cavallo.
poi ha cercato di suonare la tromba. Con la maschera da cavallo. Col microfono infilato in bocca.
Ah, ha anche mostrato un DISEGNO di come secondo lui avrebbe dovuto essere lo spettacolo (?)
Il perchè? non si sa. Tony Law è così.
in definitiva, è difficile capire quanto di ciò che dice e fa sia improvvisato e quanto sia in effetti “studiato”.
Definirla comicità surreale lo trovo decisamente riduttivo, come trovo impossibile dare un’etichetta al suo stile. Credo infatti che la sua forza stia in questo: fuggire da ogni tipo di catalogazione, buttare nel cesso le tacite regole della stand-up e tirare l’acqua. Tony Law si crea le sue regole e se le distrugge, ogni sera.
Ho pure motivo di credere che il titolo dello spettacolo “Frillemorphesis“, lo abbia deciso il giorno stesso della preview. Ovviamente una parola senza senso alcuno.
Se avete la possibilità, andate a guardarvi un paio di cose sul Tubo. Vi linko questa intervista “fuori dal mondo” che a me personalmente fa pisciare dal ridere (bonjour finesse).