NEAL BRENNAN
Neal Brennan è un produttore, regista, attore, scrittore e stand-up comedian americano.
Ha prodotto e scritto assieme a Dave Chappelle il fortunato Chappelle’s Show, numero uno fra gli spettacoli offerti da Comedy Central fra il 2003 e il 2005.
Sempre dietro le quinte, alterna produzioni di altissimo livello ad anonime performance di stand-up in giro per l’America.
La sua carriera da stand-up comedian raggiunge l’apice con questo special originale, incalzante e molto, molto profondo.
NEAL BRENNAN – 3 MICS
“Tre microfoni” è un nuovo modo di intendere la stand-up.
Le luci si accendono, e di fronte al pubblico vi sono, appunto, 3 microfoni sul palco.
Uno per battute one-liner, uno per ‘roba emozionale’ e uno per stand-up pura.
Brennan passa da un microfono all’altro con uno stacco di luci impeccabile. La cura dei dettagli nel teatro è maniacale. La coreografia e gli effetti visivi variano in base ai temi affrontati durante lo show.
Lo spettacolo inizia con 3 battute simpatiche e argute. Le luci si spengono, e si passa al momento stand-up.
Esecuzione pulita e scorrevole, pubblico divertito e pronto per la ‘roba emozionale’, che potremmo anche chiamare ‘mettersi a nudo sul palco’.
“So, I’m depressed”, con questa frase Brennan introduce il terzo microfono.
Parla di se stesso, del suo padre violento e alcolizzato e dei suoi tanti fratelli e sorelle. Il suo tono di voce è decisamente cambiato rispetto ai primi 12 minuti di show. Sembra quasi impacciato, impaurito, come se suo padre fosse lì, dietro le quinte ad aspettarlo per umiliarlo e giudicarlo. Spiega dettagliatamente la sua depressione, ci infila un paio di battute nel mezzo e il pubblico gradisce tantissimo.
Impressionante il modo in cui nei suoi occhi si intraveda tutto ciò che di negativo gli è capitato, nonostante le tantissime soddisfazioni in carriera. Spiega della sua assenza totale di autostima dovuta a traumi infantili e afferma di essere sotto anti-depressivi da 17 anni.
Si prosegue con eccellenti battute one-liner e poi, ancora stand-up.
Spiega il suo bel rapporto con la gente di colore ed espone una interessante teoria su come porre fine al razzismo.
Inutile negare che il microfono emozionale sia quello più atteso.
Brennan parla ancora della sua vita privata e di come adori essere circondato da persone famose e si sia quasi nascosto per tantissimi anni dietro Dave Chappelle e una delle sue ex ragazze.
Questo show è il suo modo di uscire da quell’ombra triste e smetterla di nascondersi.
Sesso e relazioni sono al centro del breve monologo stand-up che precede la parte conclusiva e più intensa dello show.
Brennan si sofferma sul padre, a tratti giustificandone gli atteggiamenti violenti a causa della sua difficile infanzia.
Il fulcro di tutto è il testamento lasciato dal padre, che crea una serie di situazioni imbarazzanti nella famiglia di Neal.
Potrebbe scendervi qualche lacrima poco prima che le luci si spengano nuovamente.
Ma stavolta, anzichè cambiare postazione, il comico resta lì, al microfono ‘emozionale’.
E regala 2 minuti da brividi per poi concludere lo show con una battuta che allevia la tensione.
Si è rifugiato nella stand-up, ha deciso di aprirsi alla gente e condividere la sua storia in modo meravigliosamente originale.
CHAPEAU, NEAL.
[ct_focus background=”#cccccc” gradient=”#dddddd” color=”light” style=”normal” ]
Neal Brennan – 3 Mics
Apertura: 7.5
Struttura: 9.5
Incisività battute: 7.5
Dark humour: 6
Personalità sul palco: 7.5
Improvvisazione: 6
Coinvolgimento del pubblico: 6
Originalità: 10
Finale: 9
Profondità del messaggio/significato: 9
Miglior battuta/pezzo: Mi piace il fatto che sulle macchine dei poliziotti la scritta “PER PROTEGGERE E SERVIRE” sia messa fra virgolette, come ad essere sarcastici.[/ct_focus]