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Intervista a Damian Clark

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Abbiamo intervistato Damian Clark, comico Australiano che vive in Irlanda e si esibisce in giro per l’Europa ormai da diversi anni.
Ci parlerà di accenti, asini, Netflix e molto altro!

L’intervista è stata affidata al nostro instancabile Marco Di Pinto che ha incontrato Damian Clark a Londra 😉

Ehi Damian, partiamo da lontano.. quando hai iniziato a fare Stand-up?

La mia prima esibizione è stata a marzo 1996 a Perth in Austalia.

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Damian Clark

Ho lasciato il college e sentito alla radio di una competizione di stand-up; non sapevo nemmeno ci fosse un Comedy club a Perth!
Così ho deciso di parteciparvi, sono salito su quel palco e ho preso qualche risata. Sono convinto che se dovessi rivedere quel video oggi, mi vergognerei tantissimo!
Ma mi piacque cosi tanto che ci ritornai ogni settimana. L’anno successivo un secondo Comedy club aprì in città e iniziai ad esibirmi in entrambi i locali. All’inizio lo vedevo come un hobby e facevo lavoretti in giro per mantenermi. E ogni settimana raccontavo sul palco di come ero stato licenziato da tutti questi lavori che facevo. Ogni settimana un lavoro diverso e quindi, una storia diversa da raccontare.

In che anno ti sei trasferito nel Regno Unito?

Nel 2002 sono stato per la prima volta a Londra. Poi sono tornato in Australia e nel 2005 mi sono ufficialmente trasferito a Dublino, mia moglie è Irlandese.

Come vi capite a vicenda, considerando i vostri strambi accenti?

Ah io non capisco nulla di quello che mi dice. Lei parla per ore ma non capisco…meglio così!

Quali sono i comici che ti hanno maggiormente ispirato?

Billy Connolly, Eddie Murphy e Richard Pryor.
Anche Bill Cosby mi piaceva. Avevo un suo album chiamato “FOR ADULTS ONLY”…se solo avesse ascoltato i suoi stessi consigli a quest’ora non sarebbe così nei casini credo!
Ovviamente Lenny Bruce e Bill Hicks hanno avuto un coraggio notevole a fare stand-up in determinati contesti storici, quindi ammiro il loro coraggio.

Cosa pensi di Netflix?

stand up comedy italia damian clarkMi spaventa un po’, perché ho paura che la gente smetta di andare a teatro o nei Comedy club per starsene comodamente sul divano a guardare gli spettacoli.
Però vi è un lato positivo, ovvero che gente da ogni parte del mondo può guardare il suo comico preferito anche grazie ai sottotitoli che questa piattaforma offre.
YouTube resta comunque il mio canale di intrattenimento preferito!

Qual è il tuo comedy-special preferito in assoluto?

Difficile domanda. Ma direi quello di Dave Chappelle FOR WHAT IT’S WORTH in cui parla di come l’AIDS abbia avuto inizio perchè un uomo ha fatto sesso con una scimmia…GENIALE!

Com’è la tua vita da comico? Viaggi molto immagino. Ti sei mai esibito all’estero?

Si, ho fatto spettacoli in tantissimi paesi: Germania, Olanda, Lituania, persino in Scandinavia…mi manca l’Italia però!

Il tuo Paese invece, l’Australia, com’è? Mentalmente aperto?

Si, decisamente aperto… la gente si offende difficilmente (a parte Melbourne).
Gran peccato per l’Italia, sarebbe il luogo ideale in cui esibirsi, principalmente per il cibo che potrei mangiare dopo lo spettacolo!

Allora perché hai deciso di trasferirti in Gran Bretagna?

Difficile vivere di sola stand-up in Australia. Se tornassi lì adesso dovrei trovarmi un lavoro part-time!
In Inghilterra è diverso…ci sono tanti locali, pagano bene e mi sento apprezzato.

Hai mai avuto un brutto show? Racconta..
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Marco e Damian

OVVIO! E’ brutto quando accade all’estero, perché ti senti davvero solo…se succedesse in Australia non ne farei una tragedia.
Ma il peggiore è stato a Dublino in un Rugby Club. Il presentatore sale sul palco vestito da asino. E tutti lo conoscevano in quel posto. Io ero al bar, prendo un drink e mentre sto per pagare il barman mi fa: no, è gratis per chi si esibisce..ma solo se sei divertente!
Poi questo asino mi chiama sul palco, inizio il pezzo e nessuno ride. Zero, silenzio totale. Dico la mia miglior battuta…silenzio tombale.
A un certo punto si sente il barman urlare da dietro al bancone: “SONO 3 POUND E 50 CENTESIMI!”

Come scrivi le tue battute? Hai metodi particolari?

Giro sempre con un blocchetto e una penna. Solitamente il tutto inizia con una frase o un’idea, e poi ci costruisco il pezzo attorno. Pezzo che si evolve anche mentre sono sul palco; mi piace improvvisare piuttosto che scrivere tutto parola per parola. Devi in ogni caso adattarti al pubblico e capire dove tagliare certe battute. Lo stesso pezzo può durare 4 minuti o 11 minuti.

Come ti eserciti di solito? Davanti allo specchio? con tua moglie?

Non proprio, mi piace esercitarmi di fronte al pubblico, quindi faccio tanti open mic, ecco perché è importante avere comedy club in giro per il Paese.

Hai un tuo special?

Si e l’ho quasi finito.. Sarà online gratis a breve!

Ultima domanda: chi è il tuo comico preferito?

Billy Connolly!
Un fenomeno. Per ogni paese in cui si esibisce ha del materiale diverso. IMPRESSIONANTE.

Grazie a voi, e ci vediamo presto in Italia!

Salutiamo Damian Clark e non vediamo l’ora di ospitarlo qui in Italia 😉

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Scritto da Marco Di Pinto

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