, “Una famiglia mostruosa”, un mix di tanti argomenti diversi trattati con intelligenza e leggerezza. Pur avendo tante ispirazioni differenti, poggia su una narrazione classica e sicura. Il risultato è un film per famiglie in grado di intrattenere grandi e piccoli.
La storia racconta di Luna e Adalberto, due giovani innamorati che stanno per diventare genitori. Quando arriva il momento di far conoscere alla propria ragazza la sua famiglia, Adalberto va in difficoltà. padre e sua sorella sono vampiri, la madre è una strega, suo zio è uno zombie e la nonna è un fantasma. ia di mostri proprio non può tollerare è un matrimonio con una comune mortale
.
Il film quindi si concentra su un tema di grande attualità, quello della diversità e della tolleranza
. Da un lato c’è la famiglia sui generis di Adalberto, mostruosa e diversa dalle altre nella realtà narrativa del film, dall’altro compare quella di Luna, che può ritenersi normale solo perché perfettamente integrato. Due famiglie differenziate in tutto e per tutto. Quella di Adalberto è una famiglia di mostri altolocata ma fuori dal mondo e dal tempo
, barricata nel suo spazio vitale (il castello). Quella di Luna, al contrario, è una famiglia di ignoranti dediti alla truffa
. Lo spettatore quindi è messo nella condizione di chiedersi chi sia il vero mostro e cosa faccia davvero paura.
Il film diventa quindi molto realistico, al di là di vampiri, fantasmi e licantropi, perché presenta una tematica sempre attuale e di grande interesse: la tolleranza nei confronti di chi è diverso, o inteso tale.
“Il filo conduttore, paradossalmente, è la realtà – commenta il regista De Biasi – L’obiettivo è sempre un po’ quello – cercare la tolleranza. Cercare di possedere che ognuno di noi è mostruoso e ha diritto di esserlo, di essere in una famiglia. E se accettiamo che siamo tutti un po’ mostruosi a modo nostro
, si può coesistere insieme.”
il trailer del film.